Se c’è qualcosa che spicca sul musetto dei nostri amici felini, sono quei lunghi peli che sporgono verso i lati del loro viso. Sì, intendiamo i baffi. E proprio perché sono così lunghi, potresti chiederti: “Posso tagliare i baffi al mio gatto?”. Fidati di noi, ti daremo la risposta corretta. Ora ti spieghiamo.
Cosa troverai in questo articolo
Come sono i baffi fatti i del gatto?
Prima di darti una risposta precisa sulla possibilità di tagliare i baffi al tuo gatto, è fondamentale che tu li conosca meglio meglio e che sappia se servono a qualcosa.
Per prima cosa, dovresti sapere che il numero totale di baffi, che sono anche chiamati vibrisse, varia da gatto a gatto.
Questi peli sono distribuiti su ciascun lato del muso ma non solo. Ne hanno altri più corti intorno agli occhi, sul mento e dietro le zampe anteriori.
Tutti questi peli hanno qualcosa in comune: contengono recettori nervosi. Quindi, sono organi sensoriali che consentono loro di acquisire informazioni su movimenti, correnti d’aria e pressione.
Importanza dei baffi per i gatti
Il tuo gatto usa i baffi per interagire con l’ambiente circostante. Poiché sono molto sensibili e rilevano così bene i movimenti o le variazioni dell’aria, li aiutano a rilevare gli oggetti vicini ed evitarli.
Inoltre, rendono loro più facile percepire i movimenti delle loro prede e catturarle, o notare la presenza di predatori nelle vicinanze per poter fuggire in caso di necessità.
Questi baffi per loro sono come un “radar” utilissimi al buio quando la loro capacità visiva è ridotta.
Alla luce di quanto detto finora, è facile immaginare quanto utili siano le vibrisse per i gatti.

Posso tagliare i baffi al mio gatto?
Conoscendo l’importanza dei baffi per il tuo animale domestico, dovresti già conoscere la risposta a questa domanda. Ma se hai ancora dei dubbi, te lo possiamo confermare: no, non puoi e non devi tagliare i baffi a un gatto, in nessun caso.
Sono una parte così sensibile del loro apparato sensoriale che anche solo toccarle può risultargli molto fastidioso. Devi sapere, ad esempio, che se le ciotole dove mangiano o bevono sono troppo piccole e i loro baffi strisciano sui bordi quando avvicinano il muso, potrebbero anche rifiutarsi di mangiare o bere in quelle ciotole.
In conclusione se il solo sfregamento è fastidioso, immagina un taglio!
Tagliare i baffi al tuo gatto equivale a privarlo di una capacità sensoriale e queste potrebbero essere le conseguenze:
- Perdita di stabilità e difficoltà di movimento.
- Perdita della capacità di rilevare il movimento di altri animali attorno a lui.
- Aumento della vulnerabilità nei confronti dei suoi predatori.
In aggiunta a questo, se guardi da vicino, scoprirai che la lunghezza dei suoi baffi corrisponde all’incirca alla larghezza del suo corpo. In questo modo, possono calcolare esattamente se possono attraversare luoghi angusti senza rimanere intrappolati.
Bisogna anche sapere dagli studi sui baffi dei gatti, si è potuto constatare che la posizione delle vibrisse corrisponde ad uno specifico stato d’animo del gatto:
- Quando sono di lato indicano che sono rilassati, calmi e a proprio agio.
- Se sono orientati indietro, significa che il gatto ha paura di qualcosa.
- I baffi in avanti indicano che il gatto è vigile.

I baffi del gatto cadono?
Sì, come con per il resto del suo pelo, anche i baffi dei gatti possono cadere. Per questo motivo, sicuramente ti potrà capitare di trovarli sparsi per casa.
Poiché la muta del pelo è un processo naturale, non dovresti preoccuparti: ricresceranno.
La muta, cioè la caduta naturale del pelo, di solito si verifica due volte l’anno. Tuttavia, se vedi che il processo richiede molto tempo o che sia i peli che i baffi cadono in modo innaturale, non esitare a consultare un veterinario, poiché potrebbe essere il segnale di qualche una malattia.
Quindi ricorda.. se davvero vuoi bene al tuo gatto lascia in pace i suoi baffi!