Sarà sicuramente capitato anche a voi di vedere stormi di numerosissimi uccelli passare sopra la vostra testa in formazioni strane che a volte assumono forme che richiamano figure reali. E’ un po’ come guardare le nuvole e cercare nella loro forma un qualche disegno. Il motivo di questo fenomeno ha un suo perché. Secondo studi approfonditi, gli uccelli volano in stormi così numerosi proprio per intimorire eventuali predatori. In questo caso dire che il numero fa la forza è quanto mai appropriato. Anche le forme assunte da questi stormi ha una loro spiegazione. Il volo dei singoli uccelli in realtà non è dettato da regole precise e non vi è nessun riconoscimento di un leader nel gruppo. Semplicemente ogni uccello vola nella stessa direzione del gruppo, è attento a non toccare nessun altro e non ha nessuna percezione globale del gruppo stesso. Ma non è tutto. Gli uccelli in generale hanno la capacità di “controllare” a livello sensoriale la presenza massima di 7 “compagni”. Questo limite preciso è importante. Infatti secondo la teoria della complessità, troppe poche “connessioni” porterebbero lo stormo ad assumere uno schema rigido (senza riuscire a cambiare direzione), mentre troppe lo renderebbero caotico e anarchico (non uno stormo ma un insieme disordinato di uccelli).
Il fotografo tedesco Daniel Biber è riuscito a catturare in Costa Brava, nel nord-est della Spagna, questo fenomeno con alcuni scatti davvero belli uno dei quali gli è valso anche la candidatura al “Sony World Photography Awards”.
Biber, ha dichiarato in un’intervista di esser riuscito nell’impresa , dopo aver osservato migliaia di uccelli in vari appostamenti per un periodo di quattro giorni.
“Sono riuscito casualmente a scattare una serie di immagini che mostravano gli uccelli che si univano nella forma di un uccello gigantesco penso perché minacciati da un predatore”.
Biber afferma di essersi reso conto del suo”scoop” solo dopo aver rivisto le fotografie sul suo computer.
“Solo dopo aver controllato le immagini sul computer, mi sono reso conto delle immagini disegnate dallo stormo”. “Ero così concentrato a fotografare che non mi ero accorto che gli storni avevano “creato” un uccello gigantesco nel cielo.” “Lo stormo ha impiegato meno di 10 secondi per assumere quella formazione”. “Solo dopo mi sono reso conto di aver catturato un’istantanea unica, tecnicamente nitida e di alta qualità.”
Biber vive a Hilzingen, in Germania, e ora gestisce un’azienda di biciclette dopo la sua carriera come ingegnere aerospaziale.
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