Forse sarà capitato a qualcuno di voi di passeggiare all’interno di un bosco e guardando in alto si sarà accorto con stupore che i rami e le foglie degli alberi seppur vicini tra loro in alto non si toccano. Lo spettacolo offerto è quello di un cielo frammentato, con la luce che attraversa queste fessure come se fossero lasciate al caso, o con uno scopo che però deve ancora essere scoperto.

Scienziati di diverse discipline hanno messo in discussione ciò che causa questo fenomeno noto come “timidezza botanica” sin dagli inizi del XX secolo. Per qualche ragione, in certe specie di alberi le cime crescono senza mai toccarsi, il che forma una chioma con spazi vuoti. È noto che questa “timidezza” si verifica soprattutto in alcune specie quali ad esempio l’eucalipto, l’abete di Sitka in Alaska e il larice del Giappone. Questo fenomeno si può verificare sia tra alberi della stessa specie che tra alberi diversi.

Si è notato anche che questa sorta di “potatura naturale” è più frequente nelle zone particolarmente ventose. Si ritiene inoltre che le fessure tra le chiome consentano il passaggio della luce necessaria per altre piante che crescono ai piedi degli alberi stessi . Fino ad ora, la spiegazione più convincente è che queste frammentazioni nella chioma impediscono la proliferazione di alcune specie di insetti dannose per gli alberi.

Comunque sia, esteticamente è un fenomeno molto suggestivo, soprattutto tenendo conto che la sua formazione è completamente naturale.







Fonte: culturainquieta