Il Cane Dogo argentino detto anche Argentine Dogo, Argentine Mastiff, bulldog argentino o semplicemente Dogo, è il risultato di una meticolosa combinazione di ben 10 razze!
Tutte queste razze sono state incrociate con lo scopo di ottenere un cane forte, docile e facilmente addestrabile.
Ecco perché da decenni viene utilizzato come cane da caccia, da inseguimento e da salvataggio e per svolgere compiti in in ambito militare o di polizia.
Purtroppo, viene spesso utilizzato anche in crudeli combattimenti tra cani ed è principalmente per questo motivo che viene spesso associato alla categoria di cani pericolosi.

Cosa troverai in questo articolo
Dogo argentino le origini
Il Dogo Argentino è stato il risultato di un programma di allevamento attentamente pianificato ed portato avanti da Antonio Nores Martínez e suo fratello Agustín a Cordova in Argentina ma la sua storia ha origini più antiche.
Quando gli spagnoli nel 1500 partirono alla conquista del Nuovo Mondo, fecero largo uso di cani da guerra per sottomettere le popolazioni autoctone.
Molti di questi cani erano Alani, cani atletici di tipo molosso che si trovavano anche in Spagna.
Gli alani non erano usati solo come cani da guerra, ma anche per la protezione personale, la caccia, per il controllo del bestiame e la partecipazione agli spettacoli tipici locali come le corride.
Col passare del tempo, il numero degli alani e altri molossidi aumentò considerevolmente soprattutto in Argentina dove il loro impiego nel controllo del bestiame era di fondamentale importanza.

Durante il XVIII e il XIX secolo, la crescita della popolazione britannica esplose al punto che per soddisfare il proprio fabbisogno alimentare, dovette aumentare le importazioni di grano.
L’Argentina, con le sue grandi pianure fertili, divenne una delle principali fonti di approvvigionamento di grano della Gran Bretagna.
Nel 1835 in Inghilterra vennero proibiti i combattimenti tra cani e tori e cani e orsi a causa della loro crudeltà.
Anche i combattimenti tra cani vennero proibiti ma di fatto continuarono ad essere praticati vista la facilità con la quale potevano essere nascosti.
Gli allevatori del tempo erano sempre alla ricerca di cani che potessero vincere a tali incontri e per tale motivo sperimentavano vari incroci.
Cominciarono quindi con l’incrociare i Bulldog con i Terrier per creare un cane che combinasse la potenza, la tenacia, le dimensioni e la ferocia del Bulldog con la velocità, la determinazione e l’atletismo di un Terrier.

Tali incroci erano conosciuti come Bulls and Terrier oggi noti come American pitbull terrier
In conseguenza dell’intenso traffico commerciale tra Inghilterra e Argentina, le navi britanniche attraccavano regolarmente nei porti argentini e molte di queste navi trasportavano cani.
Tra la metà e la fine del 1800, Bulls Terrier iniziarono ad arrivare in Argentina dove riscossero un enorme successo.
Gli argentini rimasero molto colpiti dalle abilità nel combattimento di questi cani che fecero aumentare l’interesse per gli spettacoli di combattimenti e con essi il giro d’affari delle scommesse che ruotava attorno a questa pratica.
Molti intuirono le potenzialità di guadagno tramite il commercio di questi cani e così Cordoba, la seconda città più grande dell’Argentina dopo Buenos Aires, diventò un importante centro per l’allevamento dei pitbull terrier e per i combattimenti.
Nel tentativo di migliorare i pitbull terrier, gli allevatori di Cordova iniziarono ad incrociare i migliori e più grandi cani da combattimento locali per dare origine a una nuova razza ancora più adatta ai combattimenti.

Nacque così il cane da combattimento cordovano meglio noto come Cordoban Fighting Dog (oggi estinto).
Il cane da combattimento di Cordoba divenne leggendario come combattente in quanto estremamente feroce e disposto a combattere fino alla morte durante gli scontri con gli altri cani.
Ma Cordoban Fighting Dog si rivelò anche un ottimo cane per la caccia di grosse prede come ad esempio i cinghiali.
Questo cane, non solo era abbastanza forte da resistere gli attacchi di un cinghiale ma, vista la potenza e la ferocia, era anche in grado di ucciderli.
Tuttavia, pur essendo un cane eccezionale per i combattimenti e per la caccia, era anche molto instabile nel carattere e difficile da controllare.
Si pensi che era anche difficile farlo accoppiare poiché capace di attaccare dogo argentino femmina anche durante il periodo del calore.
Questo tipo di comportamento è da considerarsi molto raro in qualunque razza canina.
Anche nella caccia, malgrado le sue abilità, non poteva essere utilizzato con altri cani in quanto tendeva ad attaccare istintivamente anche quelli.
Il Cordoban Fighting Dog durante le battute di caccia, poteva tollerare al massimo la presenza di un altro cane purché della stessa razza e dello stesso sesso.
Ed ecco intorno al 1900 fare la sua comparsa Antonio Nores Martínez, figlio di un ricco proprietario terriero di Cordova.
Martinez era un appassionato cacciatore di cinghiali ed era particolarmente frustrato dal fatto di non poter cacciare con più di due esemplari di Cordoban Fighting Dog.
Nel 1925, quando Antonio aveva solo 18 anni, decise di selezionare una nuova razza basata sul Cordoban Fighting Dog che fosse più grande, più atletica e in grado di cacciare con altri cani.
Antonio condivise questo suo sogno con suo fratello Agustín, che all’epoca aveva 17 anni.

Antonio e Agustín cominciarono con l’acquistare una decina di Cordoban Fighting Dog di sesso femminile in quanto meno aggressivi rispetto ai maschi.
Contemporaneamente, andarono alla ricerca di esemplari di altri cani da poter incrociare.
Questi cani, dovevano possedere le caratteristiche ideali per la caccia e contemporaneamente mitigare l’aggressività del Cordoban Fighting dog.
I due decisero di chiamare la loro razza Dogo Argentino (dogo in argentino significa bulldog) e stabilirono che il colore di questa razza avrebbe dovuto essere bianco.
La scelta del colore, fu motivata dal fatto che un cane di colore bianco è molto ben distinguibile nella pampa argentina e quindi facilmente individuabile dal cacciatore che non può certo confonderlo con la preda.
Antonio sapeva esattamente quale sarebbe stato risultato finale di questa selezione al punto che fin dall’inizio stabilì lo standard del Dogo Argentino che divenne definitivo nel 1928.
I fratelli Nores Martínez trascrissero meticolosamente le razze impiegate per la creazione del dogo argentino per cui oggi sappiamo esattamente quali razze sono state utilizzate e per quale scopo sono state selezionate.

Ecco di seguito l’elenco delle razze:
Il Cordoban Fighting Dog per il coraggio, la ferocia, la struttura di base del corpo e del muso e il mantello bianco.
Il pointer inglese per il suo acuto senso dell’olfatto, l’istinto di caccia e il temperamento docile.
Il boxer per la vivacità e dolcezza
L’Alano per le dimensioni, la forza, la potenza della mascella e la capacità di cacciare i cinghiali.
Il Pitbull Terrier per il coraggio
Il Bulldog Inglese per la taglia e la muscolosità del petto oltre che grande audacia
L’Irish Wolfhound per l’istinto e attitudine alla caccia, la taglia, la potenza e velocità
Il Dogue de Bordeaux per le dimensioni e la forza delle mascelle.
Il Cane da montagna dei Pirenei per le dimensioni, il mantello bianco e il temperamento più controllato.
Il Mastino spagnolo per la taglia.
Il risultato di tali accoppiamenti e selezioni, fu quella di un cane di taglia massiccia molto atletico in grado di lavorare con altri cani pur mantenendo il coraggio e la tenacia del Cordoban Fighting Dog.
Nasceva così il Dogo argentino.

Grazie ai loro sforzi, i cani allevati dai fratelli Nores Martínez divennero rapidamente leggendari in tutta l’Argentina e nel vicino Sud America.
I Dogo Argentinos divennero famosi per il loro grande coraggio, l’estrema resistenza, immensa potenza e l’ottimo temperamento.
Furono ampiamente utilizzati per cacciare cinghiali e puma in tutte le regioni meridionali del Sud America, ma anche cervi, lupi e altre specie di selvaggina di grande e media taglia.
In seguito, altri cacciatori e proprietari terrieri iniziarono ad allevare questi cani, sia per cacciare che per proteggere le loro proprietà e il bestiame.
Nel 1973, la Federazione Cinologica Internazionale (FCI) ha concesso il pieno riconoscimento al Dogo Argentino, diventando la prima (e unica) razza dell’Argentina riconosciuta a livello internazionale.
Nel 1985 è stato fondato il Dogo Argentino Club of America (DACA) per promuovere e proteggere l’allevamento di questa razza.
Questo cane argentino sta diventando sempre più popolare in tutto il mondo e soprattutto negli Stati Uniti.
Sebbene questa razza non abbia alcuna connessione con l’American Pit Bull Terrier, se non per un lontano ascendente Bull Terrier, è comunemente associata a quella razza a causa della somiglianza fisica.

Sfortunatamente, l’American Pit Bull Terrier si è guadagnato una reputazione di crudeltà (che è in gran parte ingiusta e immeritata) e questa reputazione è stata trasferita anche al Dogo Argentino.
Attualmente la razza dogo argentino è vietata in alcuni paesi mentre in altri, il suo possesso è regolamentato.
E’ questo il caso dell’Italia dove con l’ordinanza del 23 marzo 2009 del Sottosegretario alla Salute Francasca Martini la lista di razze pericolose introdotte nel 2006 è stata cancellata.
Al suo posto, sono state introdotte delle regole precise con divieti obblighi e responsabilità per chi possiede un cane potenzialmente pericoloso.
Dogo argentino Caratteristiche fisiche
La FCI (Fédération Cynologique Internationale) classifica il Dogo Argentino nel gruppo 2 (Cani di tipo Pinscher e Schnauzer, Molossoide e Cani Svizzeri da Montagna e Bovini), sezione 2.1: Molossi, Tipo Dogo.
Si dice comunemente che il Dogo Argentino assomigli a un enorme Pitbull Terrier americano, ma chiunque abbia familiarità con entrambi i cani non confonderebbe mai le due razze.
Questa razza è inconfondibile per le sue dimensioni massicce, l’aspetto molossoide e il caratteristico mantello bianco.
La sua altezza al garrese è compresa tra 65 e 70 cm, mentre il suo peso si aggira intorno ai 50 kg. Le femmine sono di taglia e peso inferiori rispetto ai maschi.
Il Dogo Argentino ha una corporatura molto potente ed è estremamente muscoloso. Possiede un collo ampio e muscoloso, con un petto anch’esso ampio e arti lunghi e solidi.
La sua coda inizia molto spessa e si assottiglia fino a una punta molto fine. E’ portata diritta o con una leggera curva, ma mai a ricciolo.
La sua testa è piuttosto grande ma ben proporzionata rispetto alle dimensioni del corpo. Di forma generalmente quadrata è leggermente arrotondata e non spigolosa.
Ha un muso massiccio largo quasi quanto il cranio che si assottiglia poco sulla punta.
Le mascelle sono forti con un morso potente e le labbra sottili e leggermente pendule.
I cuccioli nascono con il tartufo senza pigmentazione ma diventa nero quando diventano adulti.

Gli occhi , ben separati tra loro, possono variare dal blu al nero ma sono altamente preferiti i colori più scuri, in quanto quelli con gli occhi di colore più chiaro sono spesso soggetti a sordità ereditaria.
Le orecchie sono naturalmente basse e cadenti ma nei paesi dove è consentito, sono tagliate a triangolo e rialzate.
Il pelo della razza Dogo Argentino è corto, folto e lucente e della stessa lunghezza per la maggior parte del corpo.
Il mantello del Dogo Argentino non lo protegge adeguatamente dalle intemperie, quindi in inverno non dovrebbe dormire all’aperto.
Dovrai anche fare attenzione durante le passeggiate quando fa molto freddo .
Il pelo sui piedi e sulla testa è generalmente più corto e morbido.

Spesso la pigmentazione della pelle, per lo più di colore bianco-rosa con qualche macchia nera, si intravede attraverso il pelo, soprattutto sulle orecchie.
Il colore del suo mantello dovrebbe essere bianco solido e più è bianco meglio è.
Alcuni Dogo Argentino hanno piccole macchie nere o marroni, solitamente sulla testa.
Per essere idoneo a partecipare e gareggiare ad esposizioni canine, il cane può avere solo piccole tracce di nero che comunque non devono coprire più del 10% della superficie della testa.
Carattere Dogo argentino
Il Dogo Argentino ha un temperamento generalmente simile agli altri Molossi ma questa razza, è un po’ più affettuosa e molto attaccata ai membri della famiglia.
Questa attitudine, fa sì che il dogo stringa legami incredibilmente forti con tutti i membri della sua famiglia con i quali desidera stare sempre in compagnia.
E’ bene tener conto di questo aspetto in quanto, come accade per altre razze di cani, soffre molto la salitudine.
Ricordati quindi, di non lasciarlo mai da solo per periodi troppo lunghi se non vuoi che sviluppi comportamenti distruttivi in casa dovuti all’ansia da separazione.
Il dogo argentino è abbastanza tollerante con gli estranei purché venga educato e socializzato sin da cucciolo.

Non bisogna dimenticare che questa razza ha un forte istinto protettivo nei confronti della famiglia per cui risulterà piuttosto diffidente, almeno all’inizio, quando si presenta un estraneo.
La socializzazione precoce quindi è assolutamente necessaria per impedirgli di sviluppare comportamenti troppo sospettosi che possono portare all’aggressività.
Sebbene generalmente non aggressivo, anche la minima aggressione è estremamente grave in un cane così potente.
Il dogo argentino non è solo protettivo ma anche vigile, il che lo rende un eccellente cane da guardia e soprattutto un formidabile cane da difesa personale vista la sua dedizione alla famiglia.
E’ un cane da guardia capace di intimidire soltanto con il suo aspetto e il suo abbaiare tonante qualunque intruso o malintenzionato anche il più determinato.
Anche se tendenzialmente preferisce intimidire l’avversario o l’intruso, il dogo non esiterà ad attaccare con ferocia chiunque minacci il proprio padrone o la famiglia e una volta partito all’attacco diventa inarrestabile.

Malgrado queste sue enormi potenzialità aggressive, questo cane si dimostra molto tenero, affettuoso e giocherellone anche con i bambini in famiglia.
Tuttavia, non bisogna mai e poi mai dimenticare che deve essere adeguatamente socializzato e addestrato sin da piccolo.
E non bisogna dimenticare nemmeno che questo è un gane di grossa taglia per cui, anche durante il gioco, potrebbe involontariamente creare qualche incidente con bambini molto piccoli.
La vigilanza di un adulto durante queste attività è molto importante.
Come abbiamo visto in precedenza, il dogo argentino nasce e viene selezionato principalmente come cane da caccia.
Ovviamente questo istinto è ben radicato in questa razza e di conseguenza, tende ad attaccare le altre specie animali domestiche e non (conigli, gatti ecc) a meno che non siano convissuti con lui sin da piccolo.

Il suo rapporto con gli altri cani, è meno conflittuale ma talvolta possono manifestare atteggiamenti di aggressività soprattutto tra maschi.
Con un corpo così atletico e la propensione alla caccia, è ovvio che il dogo ha bisogno di fare esercizio fisico durante la giornata.
Avere una casa con un ampio cortile è una buona condizione ma l’ideale sarebbe avere la possibilità di farlo correre ed esplorare liberamente in ampi spazi all’aperto.
Sebbene questa razza si accontenti anche di una lunga camminata ogni giorno, preferisce di gran lunga correre, preferibilmente senza guinzaglio, in un’area sicura e chiusa.
Se non sei in grado di garantirgli la possibilità di scaricare quotidianamente le sue energie accumulate, c’è il rischio che il dogo sviluppi comportamenti problematici come l’eccessivo abbaiare, iperattività ed eccitazione.

Dogo argentino addestramento
Il dogo argentino è un cane estremamente intelligente in grado di apprendere molto velocemente e un addestratore esperto può insegnargli a fare tutto ciò di cui è capace.
Tuttavia, questa razza è molto dominante ed estremamente testarda. Vogliono essere al comando e se intuiscono la minima debolezza da parte dell’addestratore prendono il sopravvento.
Il dogo non risponderà affatto agli ordini di chiunque lui ritenga inferiore gerarchicamente e lo farà solo a “malincuore” con chi ritiene essere vero leader.
I proprietari di un Dogo Argentino devono mantenere in ogni momento una posizione di dominio altrimenti perderanno il controllo.
È chiaro che il Dogo argentino è uno di quei cani che necessitano di un’educazione e di un addestramento che deve iniziare obbligatoriamente in tenera età.

Il cucciolo deve prima imparare a rispettare ruoli e spazi, ma è importante anche che stabilisca un contatto con altre razze di cani o animali, e quindi capire cosa significa il concetto di “interazione”.
Se sei alla tua prima esperienza con questo tipo di cane, ti consiglio di chiedere supporto ad un addestratore professionista che potrà guidarti e accompagnarti nella sua formazione.
Ecco alcuni alcuni consigli e linee guida per educare il dogo argentino e farlo diventare l’amico perfetto per tutta la famiglia.
Premia sempre i comportamenti positivi
Il Dogo argentino è molto sensibile ai trattamenti duri, quindi la punizione fisica solo non è raccomandata ma vivamente sconsigliata.E’ molto ricettivo al rinforzo positivo e quindi, insistendo nel premiare i comportamenti positivi e ignorando quelli inappropriati, vedrai che imparerà a eseguire i tuoi ordini molto velocemente e sarà felice.
Usa correzioni costanti ma con modi gentili e cerca di usare più il linguaggio del corpo che quello verbale. Quando necessario usa anche la voce mantenendo un tono sicuro e fermo.
Evita di farlo annoiare
Essendo un cane molto intelligente, può facilmente annoiarsi con compiti ripetitivi e inutili.
E’ importante che le sessioni di allenamento durino poco tempo, al massimo 15 o 20 minuti per sessione da ripetere due volte al giorno.
Diversifica le sessioni proponendogli esercizi vari compresi compiti divertenti e comuni come riportare un oggetto lanciato o un frisbee o giocare con una palla.
Durante gli esercizi fai in modo che possa scaricare le sue energie quindi non preoccuparti di affaticarlo, per il dogo non sarà mai abbastanza.
Addestralo in spazi ampi
Se ti è possibile, fai allenare il tuo dogo in ampi spazi dove possa correre liberamente ma assicurati con ci siano altri animali durante l’addestramento.
Non solo eviterai che possa distrarsi, ma anche che possa lanciarsi nella cattura di quello che lui considera una preda.
Dogo argentino alimentazione
Il dogo è un cane che necessita di un’alimentazione attenta, soprattutto nei primi mesi di vita, poiché è in questo periodo che cresce più rapidamente.
L’alimentazione nel corso della vita di un dogo argentino prevede tre fasi: cucciolo, giovane-adulto e anziano.
L’alimentazione iniziale dovrebbe essere 3 volte al giorno da 3 a 6 mesi. Successivamente, la dose può essere limitata a due, aumentando la quantità delle porzioni.
In commercio è possibile trovare ottimi cibi secchi completi per il suo fabbisogno quindi, non c’è bisogno di integratori.
Tuttavia, ciò non significa che devi necessariamente acquistare cibo confezionato e potresti ricorrere a cibo preparato in casa.
Come per la maggior parte delle razze canine, si consiglia un alimento composto da molta carne (minimo 70%) e verdura e frutta (circa 20-30%).
La dieta BARF, cioè l’alimentazione con carne cruda, ossa edibili ed organi è un’ottima scelta.

Dogo argentino cura
Il dogo argentino non necessita di particolari cure e non occorre rivolgersi a un toelettatore per cani per la sua pulizia.
Non è soggetto a cattivi odori e la mancanza di sottopelo richiede poche spazzolature settimanali e qualche bagno ogni tanto. E’ importante tuttavia, abituare il tuo dogo a farsi lavare e spazzolare sin da cucciolo.
Malgrado la mancanza di sottopelo, alcuni esemplari di questa razza possono essere soggetti più di altri alla perdita di molto pelo nei periodi di muta.
La pulizia dei denti, delle orecchie, degli occhi e il taglio delle unghie, devono essere fatti come per tutti i cani.
Un’altra attenzione di cui tener conto, è quella di evitare di tenere per troppe ore il tuo dogo all’esposizione del sole.
La sua pelle infatti è abbastanza delicata e il suo pelo non copre in maniera completa alcune zone del corpo.
Ecco di seguito un breve promemoria circa le cure di base di cui necessita il dogo argentino:
- Assicurati che la sua pelle non sia esposta al sole per troppo tempo.
- Spazzola il pelo settimanalmente per rimuovere i peli morti.
- Pulisci gli occhi ogni giorno per evitare qualsiasi tipo di infiammazione.
- Prenditi cura delle sue orecchie e procedi al taglio delle unghie con regolarità.
- Fagli il bagno ogni sei-otto settimane.
Tieni aggiornate tutte le sue vaccinazioni.
Salute e aspettativa di vita
Il Dogo Argentino è un cane forte e resistente e generalmente gode di uno stato di salute notevolmente migliore rispetto alla stragrande maggioranza delle razze di questa taglia.
L’aspettativa di vita di questa razza varia dagli 11 ai 12 anni, anche se questo dipende sempre dalla qualità della vita, dalla dieta e dalle possibili malattie ereditarie dalle quali può essere affetto come succede per le altre razze di cani.
Ecco di seguito un elenco delle malattie (genetiche e non) che possono interessare la razza dogo argentino:
Sordità congenita
Una delle maggiori preoccupazioni dei proprietari appassionati di Dogo argentini è la loro predisposizione genetica allo sviluppo della sordità congenita.Attualmente sappiamo che la sordità congenita, è correlata ad un certo gruppo di geni recessivi che causano una carenza nell’afflusso di sangue e una scarsa ossigenazione della coclea (anticamente detta “chiocciola”) e dell’organo del Corti.
La privazione prolungata di ossigeno provoca danni irreversibili alle cellule nervose che trasmettono impulsi neuronali e consentono agli animali di percepire i suoni (cioè sentire).
Queste due strutture, sono elementi chiave per il meccanismo dell’udito nei cani. Non essendo adeguatamente ossigenate, le cellule nervose si deteriorano e muoiono.
Di conseguenza, l’animale subisce una perdita accelerata del senso dell’udito, sviluppando la sordità in età molto precoce.
Una delle teorie sulla sordità ereditaria nel Dogo argentino la riconduce agli incroci effettuati per la creazione di questa razza.
Come abbiamo visto in precedenza, tra i cani utilizzati negli incroci per la creazione di questa razza vi furono i bull terrier.
Attualmente si stima che il 18% dei bull terrier nasca con problemi di udito e possa sviluppare la sordità, essendo tra le malattie più frequenti in questa razza.
Quindi, il Dogo argentino potrebbe aver ereditato questa vulnerabilità proprio dai suoi antenati.
Purtroppo, la sordità congenita è una patologia che ancora non ha una cura definitiva.
I cani non udenti hanno bisogno di cure specifiche e dovrebbero fare visite regolari dal veterinario per monitorare l’evoluzione di questa condizione.
La sordità congenita in un Dogo Argentinos può essere bilaterale (sordità in entrambe le orecchie) o unilaterale (sordità in un orecchio).
I cani affetti da sordità unilaterale non dovrebbero essere impiegati per la riproduzione, ma restano comunque sempre buoni animali da compagnia o da lavoro.
Per i cani affetti da sordità bilaterale invece, la situazione è più complessa.
I cani sordi bilateralmente sono estremamente difficili da gestire oltre ad essere imprevedibili. Buona parte degli allevatori, procede alla loro soppressione quando rileva questa patologia e comunque non li utilizza mai per la riproduzione.
È molto importante prima dell’acquisto di un dogo avere la certificazione che l’esemplare a cui sei interessato è esente da questo tipo di patologia.
Sordità congenita e pelo bianco
La predisposizione genetica alla sordità congenita è stata osservata non solo nel Dogo argentino, ma anche in più di 80 razze canine e feline a pelo bianco.
Si presume che la presenza del gruppo di geni sopra menzionato, porterebbe all’atrofia dei melanoblasti (cellule dell’epidermide dalle quali hanno origine i melanociti che sono le cellule che trasportano la melanina e ne consentono la pigmentazione. ).
Pertanto, la mancanza di pigmentazione nell’orecchio interno sarebbe strettamente correlata alla scarsa ossigenazione delle cellule nervose e alla sordità congenita nel Dogo argentino.
Bisogna sottolineare che il Dogo Argentino bianco è un cane totalmente bianco e non albino esattamente come accade per alcuni dobermann.
La sua pelle e il suo pelo sono interamente bianchi grazie a una caratteristica genetica dominante di questa razza.
L’albinismo, invece, può comparire in qualsiasi specie, essendo una condizione congenita ed ereditaria derivata da una mutazione genetica recessiva che colpisce un numero davvero esiguo di animali.
Malattie della pelle
Nella maggior parte dei cani, compresi molti esemplari a pelo bianco, possiamo osservare la pigmentazione della loro pelle.Questo non accade nel Dogo argentino, la cui pelle è totalmente bianca, così come la sua pelliccia. Sfortunatamente, questa caratteristica rende la razza vulnerabile a una vasta gamma di problemi della pelle, tra cui micosi della pelle, dermatiti virali e batteriche, nonché la demodex canina.
La demodex canina è una malattia parassitaria causata dall’eccessiva proliferazione di acari chiamati Demodex canis all’interno dei follicoli piliferi.
Questa eccessiva moltiplicazione è determinata da fattori genetici e/o immunologici, poiché questo parassita vive normalmente nei follicoli della maggior parte dei cani sani.
Gli animali colpiti mostrano sintomi visibili come prurito intenso, eccessiva perdita di pelo e notevole infiammazione della pelle.
Se questi disturbi primari non vengono trattati rapidamente, la condizione può evolvere in una grave infezione.
Pertanto, non esitare a consultare immediatamente il veterinario di fiducia quando osservi qualsiasi alterazione della pelle o del pelo del tuo Dogo Argentino.
Scottature
L’ eccessiva esposizione al sole è pericolosa per tutti i cani, così come per tutti gli esseri umani indipendentemente dal colore, dall’età o dal sesso.Tuttavia, gli animali albini o totalmente bianchi sono particolarmente vulnerabili ai raggi del sole.
Il Dogo argentino, a causa della sua pelle bianca, ha una grande predisposizione a soffrire di scottature solari, nonché a sviluppare carcinomi nelle cellule della pelle.
Sebbene siano originari di climi temperati con estati soleggiate, questi cani dovrebbero essere moderatamente esposti alle radiazioni solari.
Inoltre, richiedono una attenzione particolare alla loro pelle, soprattutto nei climi più caldi, e visite periodiche dal veterinario per monitorare la comparsa di eventuali macchie, lentiggini o segni anomali sulla loro pelle.
Displasia dell’anca
Il Dogo argentino, non è comunemente presente nelle liste dei cani soggetti alla displasia dell’anca. Tuttavia, essendo un cane di grossa taglia soggetto ad una crescita accelerata, non è escluso che possa andare incontro a questa patologia.
La displasia dell’anca è una condizione che può essere ereditaria in cui il femore non si adatta perfettamente all’articolazione dell’anca.
Alcuni cani mostrano dolore e zoppicano in una o entrambe le zampe posteriori, ma altri non mostrano segni di sofferenza.
Dogo argentino cuccioli – Quanto costano?
Il prezzo di un cucciolo di razza Dogo argentino presso un allevatore di comprovata serietà e professionalità, si aggira tra i 1.000 e 1.500 euro.
Presso privati o su internet, è possibile trovarli anche a prezzi molto inferiori che vanno dai 300 agli 800 euro.
Per cani di questa tipologia il consiglio resta sempre quello di affidarsi esclusivamente ad allevatori che possano garantire sullo stato di salute, la genealogia e il carattere del cane che state acquistando.
Dogo argentino video da 3 a 9 mesi

Dogo argentino foto






