Capibara è uno dei nomi più comuni con cui è conosciuto il roditore più grande del mondo. Conosciamolo un po’ meglio.
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Alla scoperta del capibara
Il nome scientifico di questo animale è Hydrochoerus hydrochaeris. Fa parte della famiglia dei cavidi, essendo un parente di animali domestici familiari come cincillà o porcellini d’India.
Come dicevamo all’inizio, ciò che suscita maggiore curiosità nei confronti di questo animale, è scoprire che è il roditore vivente più grande del mondo.
Può misurare fino a 1,30 metri e il suo peso può raggiungere 65 chili! Immagina la differenza rispetto a un altro roditore, come un criceto, per esempio!
Ma prima di continuare a parlare delle sue caratteristiche fisiche, vogliamo citare alcuni degli altri nomi con cui è conosciuto il capibara.
Questi nomi variano a seconda del paese in cui si trovano, specialmente in Sud America. Alcuni sono: capibara, chigüiro, chigüire, capibara, ñeque o porcellino d’acqua.
Caratteristiche fisiche del capibara

Guardando un Capibara intuiamo subito che non si tratta di un animale leggero. Il suo corpo è tondeggiante, con testa piccola, muso allungato, e occhi non di lato ma in alto.
Le loro orecchie arrotondate sono piccole e sono forniti di ben 20 denti.
Le zampe sono corte e quelle posteriori sono leggermente più lunghe delle zampe anteriori. I suoi piedi sono leggermente palmati e hanno l’aspetto di zoccoli. I piedi anteriori hanno 4 dita mentre quelli posteriori 3.
La sua pelliccia è lunga, ruvida, tra il marrone e il rossastro che può schiarire leggermente verso il giallo-brunastro in alcune parti del suo corpo. Il capibara non possiede la coda.
Tornando alle sue misure, una curiosità del capibara è che le femmine sono generalmente un po’ più grandi dei maschi. In media le femmine raggiungono i 61 kg e i maschi 50 kg. Tuttavia, come accennato in precedenza, a seconda dell’esemplare, il suo peso può variare tra 27 e 65 chilogrammi.
Il fatto che abbiano membrane tra le dita, così come gli occhi, le orecchie e il naso in alto, spiega il loro stile di vita semi-acquatico.
Queste caratteristiche fisiche della loro testa facilitano la respirazione e il controllo dell’ambiente circostante rimanendo immersi con il resto del corpo mentre le membrane sulle zampe li aiutano a muoversi meglio in acqua.
Dove vive il capibara?

Il capibara è presente praticamente in tutto il Sud America, soprattutto nelle zone umide a est delle Ande, in Amazzonia e nei bacini dei fiumi, Río de la Plata e Orinoco.
Possono adattarsi ai cambiamenti del loro habitat, ma preferiscono le aree vicino all’acqua, come fiumi, paludi o laghi.
Di solito si vedono in pianura, anche se non è raro che salgano ad altitudini fino a 1.300 metri.
Sono animali che dormono su un terreno solido circondati semplicemente da fitta vegetazione che funge loro da protezione.
Cosa mangia un capibara?

La vegetazione è l’alimento principale del capibara. Si nutre prevalentemente di 4- 6 specie di piante, la maggior parte delle quali terrestri, ma anche acquatiche.
Non sorprende vederli fare incursioni in alcune piantagioni per mangiare mais, canna da zucchero, melone, anguria o zucca (per questo motivo non è benvoluto dagli agricoltori locali).
Come accade con conigli o i porcellini anche i capibara consumano parte dei loro escrementi, poiché contengono alcuni nutrienti utili.
Allo stesso modo, come accade per i loro parenti, i porcellini d’India, anche i capibara possono soffrire di scorbuto. Questa sindrome è dovuta al fatto che il loro organismo non è in grado di sintetizzare la vitamina C che può essere assimilata solo dagli alimenti.
Comportamento e vita del capibara

Si tratta di animali che svolgono gran parte delle loro attività al crepuscolo. Di giorno preferiscono affrontare il caldo nell’acqua o nel fango e di notte abitualmente dormono.
Tuttavia, se c’è troppa attività umana nell’area in cui si trovano, non hanno problemi a vivere di notte.
E’ piuttosto raro vedere un capibara da solo. Di solito vivono in coppia con i loro piccoli o in gruppi di adulti. Questi gruppi possono possono essere composti da 6 a 20 membri.
In caso di pericolo si avvisano con un breve latrato e corrono tutti a rifugiarsi in acqua. Oltre al latrato, possono emettere un’altra serie di suoni per comunicare tra loro, come fischi e ringhi.
Per quanto riguarda la sua riproduzione, l’accoppiamento avviene solitamente in acqua, prevalentemente durante il periodo delle piogge.
La gestazione dura dai 110 ai 150 giorni, a seconda della sottospecie di capibara, dando luogo alla nascita di una media di quattro figli per parto.
Il parto può avvenire in qualsiasi zona del suo habitat, senza la necessità di creare nidi o buche dove doversi rifugiare.
La loro aspettativa di vita è di circa 8-10 anni in natura. I loro predatori naturali sono: puma, volpi, alligatori, giaguari, anaconda e alcuni rapaci. In cattività possono vivere fino a 12 anni.
Il rapporto del capibara con l’uomo

Purtroppo per lui, questo animale è molto ambito per la sua carne e la sua pelle. Esistono infatti cacciatori specializzati nella loro cattura per commercializzarli.
Il grasso della sua carne, anche se scarso, è usato nel campo della medicina naturale mentre la sua pelle è usata, soprattutto, nel mercato della selleria.
Oltre a essere cacciato per la sua carne, molte persone decidono di porre fine alla vita di questi animali se li vedono sulla loro terra, poiché ritengono che rubino il cibo destinato ai propri animali o rappresentino un pericolo per le colture.
Nonostante ciò, ci sono anche persone che adottano un capibara come animale domestico.
In questi casi è molto importante sapere quali sono i principali bisogni di questo animale, come il cibo o l’accesso a uno spazio acquatico per poter fare il bagno e giocare (può essere una piscina).