Cosa troverai in questo articolo
Caratteristiche fisiche
Caratteristiche fisiche principali:
Pelo: Corto
Colore: Nero, marrone, crema, ruddy
Altezza: 20-30 cm
Peso: 4-8 Kg
Il gatto Bengala ha un corpo armonico e compatto, con muscoli marcati ma allo stesso tempo stilizzati. Il loro peso varia da 4 a 8 kg e misurano da 20 a 30 cm di altezza. I maschi possono impiegare due anni per raggiungere il loro pieno sviluppo e sono notevolmente più grandi delle femmine.
Hanno un naso largo e grande così come il muso che presenta anche zigomi pronunciati. I loro occhi sono grandi, ovali, ben distanziati e di colore dorato o verde. Le loro orecchie sono grandi con punte arrotondate.
Ma ciò che li rende inconfondibili è il loro pelo corto ed estremamente setoso molto piacevole da accarezzare. Il suo colore di base è marrone maculato, con fondo crema e macchie più scure. Il colore di base può essere anche arancione, giallo o beige con sfumature dorate. Le macchie sono marrone scuro, nere o cioccolato all’esterno, con l’interno di un’altra tonalità più chiara, arancio o cannella. La sua pancia e il suo mento sono di colore chiaro.
Recentemente sono comparse altre varietà con colori diversi e molto apprezzate. Tra queste possiamo citare lo Snow, la cui pelliccia assomiglia a quella del leopardo delle nevi. Questa varietà ha gli occhi azzurri, invece del giallo-verde. Troviamo anche un altro tipo, il Silver Bengal, in cui predominano i toni argento e grigio.
Origini e storia

Il gatto del Bengala è una di quelle razze feline abbastanza recente e con origini particolari. Ricorda molto un gatto selvatico e infatti lo è, o meglio lo era.
Il gatto del Bengala è il risultato di un incrocio tra gatti domestici e selvatici per la precisione tra un ibrido del gatto leopardo asiatico (Prionailurus bengalensis), e gatti domestici. Quindi, il gatto del Bengala ha come antenato il gatto leopardo e non la tigre del Bengala, come si sarebbe portati a pensare.
Il gatto leopardo selvatico vive nel sud-est asiatico e nel subcontinente indiano (Indonesia, Filippine, Malesia, Thailandia, Cina, Cambogia, ecc.). È un bellissimo felino, snello e dal caratteristico mantello con macchie e striature che ricordano i leopardi. Pesa tra i 3 e gli 8 kg, è cacciatore di piccoli mammiferi e uccelli e ha abitudini prevalentemente notturne. Ama l’acqua, sa nuotare ed è in grado di catturare pesci. Il suo carattere è come quello di molti animali selvatici, nervoso, timido e sfuggente con gli umani.
Gli allevatori che hanno portato alla selezione del gatto Bengala, avevano come obiettivo principale, quello di ottenere un gatto dall’aspetto selvaggio ma dal carattere docile e affettuoso, adatto a vivere in casa. Ecco perché il gatto leopardo asiatico è stato incrociato con gatti domestici di razza Ocicat, Abissino, British Shorthair, ma soprattutto con il bellissimo Mau egiziano.
Negli anni ’40 i primi gatti di tipo Bengala erano già conosciuti in Giappone, ma fu proprio negli Stati Uniti negli anni ’60 e ’70 che questa razza ebbe la sua maggiore popolarità. La prima volta che i gatti del Bengala o del Bengala vengono esposti ad una mostra fu nel 1985, generando grande scalpore per via della loro bellezza e singolarità.
Oggi l’ ICA (International Cat Association) riconosce la razza del gatto del Bengala come la più popolare, con il maggior numero di esemplari registrati a livello internazionale.
Sono molti gli allevatori nel mondo innamorati di questi gatti, che continuano a selezionare esemplari e a riprodurre quelli più belli per migliorare la razza di generazione in generazione. Così, negli ultimi anni si è raggiunta una grande qualità estetica e oggi non è più necessario incrociare i gatti domestici con il gatto leopardo.
Carattere e comportamento

Il gatto del Bengala ha un carattere curioso, intrepido, attivo e giocoso. Sono noti per la loro intelligenza superiore alla media e per la loro capacità di imparare a rispondere a specifici comandi come i cani. Sono gatti molto “loquaci” e sono in grado di emettere una varietà di miagolii diversi tra loro. Un’altra particolarità che li contraddistingue e che ricorda le loro origini selvatiche, è la predilezione per giocare con l’acqua. Amano sguazzare in qualunque contenitore dove ci sia acqua come ciotole, vasetti, vaschette ecc… A volte li puoi sorprendere stare accucciati a guardare l’acqua che scorre.
I gatti del Bengala sono generalmente affettuosi ma sviluppano un legame molto stretto con una sola persona in casa, che seguiranno costantemente e dalla quale esigeranno attenzioni e coccole.
Sono gatti giocherelloni. Molti di loro giocano a prendere un oggetto lanciato e riportarlo al padrone proprio come farebbe un cane. Questa razza è un buon candidato per l’addestramento clicker. Amano le altezze, saltare e poter osservare l’ambiente dall’alto. A volte usano qualunque sporgenza come piattaforma di salto per le loro acrobazie.
Altra particolarità del gatto Bengala è quella essere attratto dagli oggetti luccicanti come orecchini o ciondoli con quali gioca e che tende a nascondere. Un comportamento simile a quello della gazza ladra.
Questa razza si attacca molto al proprietario ed anche affettuoso ma è bene sapere che è un gatto particolare. Il gatto Bengala è molto attivo, atletico, curioso e intelligente e se non avete esperienza con i gatti, vi consigliamo una razza più tranquilla per cominciare ad esempio un gatto persiano. I gatti del Bengala richiedono attenzione, giochi, attività e interazione quotidiana. Devi sapere che in un gatto, l’intelligenza e l’energia non si esauriscono mai.
Tra le varie razze di gatti, il Bengala è consigliato per le persone attive, che amano passare il tempo e giocare con il proprio gatto, e per le case dove sono già presenti altri animali domestici (cani o gatti). Una buona idea è quella di avere due gatti del Bengala, in questo modo giocheranno tra loro e si terranno in forma e occupati.
Salute

Il gatto del Bengala può soffrire di alcune malattie tipiche della sua razza, come la malattia del rene policistico (PKD). È una malattia ereditaria che provoca la formazione di cisti nei reni, che alla fine portano all’insufficienza renale. Per questo motivo è importante effettuare dei controlli veterinari preventivi, per rilevare per tempo questa possibile patologia.
Possono anche soffrire di atrofia retinica progressiva (o PRA ), una malattia degli occhi che compromette la loro vista e può portare alla cecità . Sfortunatamente, per questa malattia non esiste un test per la prevenzione. Da qui l’importanza di rivolgersi sempre a un allevatore di fiducia, che non utilizzi gatti portatori di PRA nelle sue linee di riproduzione.
Quanto vive un gatto del Bengala?

L’aspettativa di vita del gatto del Bengala è di 10-12 anni, a seconda delle cure ricevute e dell’alimentazione. In generale, questa razza è meno longeva di altri gatti domestici.
Quanto costa bengala?

Il prezzo di un gatto del Bengala varia tra 600 e 900 euro a seconda del pedigree e della variante del suo mantello