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Come ogni anno il Burnin Man festival si è celebrato in Nevada e non ha mancato di stupire e incuriosire gli appassionati del genere.
Il Burnin Man festival, per chi non lo sapesse, è un festival di otto giorni che si svolge ogni anno dal 1991 a Black Rock City, una città che prende vita solo per alcuni giorni, nel Deserto Black Rock nello Stato del Nevada. La conclusione del festival coincide con la festa americana del Labor Day, a settembre. Se volete saperne di più leggete questo post precedente.
La manifestazione di quest’anno, che si conclude oggi 3 settembre, assume un particolare significato poiché il co-fondatore Larry Harvey è scomparso da poco.
Anche quest’anno i partecipanti all’evento sono stati tanti tra artisti, architetti e gente comune che ha collaborato a montare incredibili installazioni artistiche. Tema ispiratore per quest’ultima manifestazione era “I, robot”
Una delle installazioni più attese è stata “The ORB” una enorme sfera a specchio progettata dagli acclamati architetti Bjarke Ingels e Jakob Lange di BIG . Il duo oltre ad aver investito molto nel progetto ha anche lanciato una campagna di crowdfunding per gli ultimi 50.000 dollari. Anche se non hanno raggiunto l’obiettivo, sono riusciti comunque ad allestire la struttura.
Altra opera di notevole rilevanza, è stata “Il tempio a spirale” di Mamou-Mani Architects , una sorta di santuario dedicato al relax, alla contemplazione e riflessione. Per la costruzione sono occorsi 120 volontari che hanno impiegato 10.000 ore per portare a termine il lavoro.
In ricordo del co-fondatore di Burning Man Larry Harvey, scomparso nell’aprile 2018, David Bes (amico e collaboratore da lungo tempo del Burning Man) ha costruito un memoriale al quale è stato dato fuoco come nella tradizione del festival e volontà dell’artista scomparso.
