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Ad Haiti per comprare un medicinale non occorre andare in farmacia. Basta rivolgersi a un venditore di farmaci ambulante.
Nella capitale haitiana Port-au-Prince, chiunque abbia un secchio e la possibilità di procurarsi medicinali può essere un farmacista , non è necessario possedere una laurea. Per molti haitiani, l’acquisto di farmaci sulla strada è la norma ed è considerato il modo più semplice e sicuro. Le pillole ad Haiti sono considerate come merci ordinarie da vendere come se fossero caramelle o bottiglie d’acqua.
La mancata vigilanza, nonché il permissivismo delle autorità del paese per questa attività, mette a serio rischio la salute degli haitiani che si rivolgono a venditori non qualificati. Di fatto, chi si serve di questi venditori, può rischiare anche la vita, acquistando farmaci non adatti o pericolosi specialmente per i soggetti con un particolare stato di salute.
I fotografi Paolo Woods e Gabriele Galimberti hanno da tempo rivolto la loro attenzione professionale a queste farmacie ambulanti. Volendo unire la loro professione a un intervento di sensibilizzazione su questo serio problema, hanno deciso di collaborare con un’associazione medica locale.
Nel loro reportage fotografico, i venditori vengono sempre fotografati su sfondo bianco con i loro “attrezzi del mestiere”: una scorta di pillole in blister (falsi Viagra, medicinali generici prodotti in Cina , pillole scadute, farmaci contraffatti ) impilati a formare un cilindro e riposti in una bacinella o un secchio. Questa sorta di “composizione” non è un’idea dei fotografi bensì una consuetudine dei venditori che cercano di mettere in mostra la loro merce nel modo più accattivante.
Maggiori informazioni: Paolo Woods e Gabriele Galimberti








Fonte: National Geographic